Il tema della salute psicofisica sul posto di lavoro dovrebbe mantenere sempre una centralità massima rispetto all’attenzione di professionisti e non che lavorano o dirigono aziende e organizzazioni.
E’ innegabile e ampiamente indagato l’impatto significativo che stress e pressioni possono avere sulla salute mentale dei dipendenti e di conseguenza sulle loro prestazioni lavorative.
Non è necessario sottolineare quanto la salute mentale sia fondamentale per il benessere generale di una persona.
Quando essa è compromessa, a prescindere dalle cause, si ha una marcata riduzione di capacità nel gestire lo stress, di relazionarsi con gli altri e di prendere decisioni. Le ripercussioni sono evidenti sul lavoro, dove si verifica un calo di produttività e aumento dell’assenteismo.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista “The Lancet Psychiatry”, i disturbi mentali comuni, come la depressione e l’ansia, costano all’economia globale circa 1 trilione di dollari all’anno in termini di produttività persa.
Per questo motivo, è importante che le aziende prendano sul serio la salute mentale dei propri dipendenti, anche se si può comunemente ritenere che il tema della salute mentale debba esclusivamente essere affrontato dalla politica e dalle sanità in generale.
E’ importante evidenziare che le aziende hanno una responsabilità sul tema e che debbano mettere in atto varie strategie per ridurre l’incidenza di disturbi e difficoltà legati alla salute mentale dei propri lavoratori.
Uno studio condotto dall’Università di Warwick ha dimostrato che i dipendenti felici sono il 12% più produttivi rispetto ai loro colleghi meno felici.
Ciò rende evidente quanto sia fondamentale per le aziende impegnarsi per rendere l’ambiente di lavoro un luogo positivo e solidale, in cui i dipendenti si sentano valorizzati e rispettati.
Un altro aspetto che le organizzazioni dovrebbero attenzionare è quello di fornire ai dipendenti risorse e supporto per affrontare lo stress e le sfide della vita. Ad esempio, le aziende possono offrire programmi di assistenza ai dipendenti, che forniscono supporto psicologico o di counseling. Inoltre, le aziende possono offrire programmi di formazione sulla salute mentale per aiutare i dipendenti a riconoscere i segnali di allarme e a gestire lo stress in modo efficace.
Infine, le aziende possono incoraggiare i dipendenti a tutelare la propria salute mentale attraverso la cura della loro forma fisica, ad esempio mettendo a disposizione piani di welfare che prevedano incentivi per prendersi cura della propria forma fisica, come buoni sconto o convenzioni con palestre o esperti nutrizionisti.
Uno studio pubblicato sulla rivista “JAMA Internal Medicine” ha dimostrato che l’esercizio fisico regolare può ridurre il rischio di depressione del 26%.
In sintesi, la salute mentale è un aspetto cruciale del benessere dei dipendenti e delle prestazioni sul posto di lavoro. Le aziende che prendono sul serio la salute mentale dei propri dipendenti possono trarre vantaggio da una forza lavoro più felice, più produttiva e più impegnata. Investire nella salute mentale dei dipendenti non solo è la cosa giusta da fare, ma può anche avere un impatto positivo sul successo dell’azienda.